Il concerto di Capodanno esalta il Vittorio Emanuele

Una festa. Per il teatro Vittorio Emanuele, traboccante di musica ed entusiasmo. Per i messinesi, che hanno potuto godere di un appuntamento entrato nel cuore della città ma che mancava da un anno. Un Concerto di Capodanno trascinante, quello svoltosi ieri, con un programma per nulla scontato, dove non sono mancati i motivi più classici – dai walzer degli Strauss, all’immancabile “Marcia di Radetzky”, di Johann Strauss padre, graditissimo fuori programma, accompagnato dagli applausi del pubblico – impreziosito da una prima parte sinfonica culminata nel secondo concerto in do minore, op. 18, di Sergej Vasil’evic Rachmaninov, uno dei concerti per pianoforte più famosi di sempre. 

Sicuro sul podio, a dirigere l’Orchestra del Teatro – quasi cinquanta elementi per la prima uscita annuale, mancata negli appuntamenti iniziali della stagione musicale, ma che sarà presente nei tre concerti sinfonici e nelle due opere previste per questo nuovo anno – il maestro Marco Alibrando. Un graditissimo ritorno quello della promettente e qualificata “bacchetta” peloritana. Grande protagonista del concerto composto da Rachmaninov tra il 1900 ed il 1901 è stato Luca Buratto, milanese, talento limpido, giovanissimo e già tra i più affermati della scena internazionale, vincitore nel 2015 dell’Honens International Piano Competition di Calgary, il premio pianistico più ricco al mondo. Una esecuzione che ha reso mirabilmente le atmosfere drammatiche, perentorie, intime, sognanti, commoventi dell’opera dell’artista russo, conducendo il pubblico in un meraviglioso viaggio tra melodie sublimi. Numerosissimo il pubblico, 760 i biglietti venduti. 

Ad aprire la prima parte, dopo l’esecuzione dell’inno di Mameli, l’overture “Rusland and Ludmilla” di Michail Ivanovic Glinka, nella seconda spazio alle sinfonie d’opera, dal Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini e dal Nabucco di Giuseppe Verdi, e infine, immancabili, walzer e polka degli Strauss: “Pizzicato-Polka” di Johann Strauss figlio e Josef Strauss e il melodioso “Kaiser-Walzer” (Valzer dell’Imperatore) op. 437, di Johann Strauss (figlio). «Un concerto possibile grazie alla preziosa collaborazione di alcuni sponsor, – ha ricordato in apertura il sovrintendente Egidio Bernava – . Il dott. Antonio Barresi ha, inoltre, donato all’ente un defibrillatore». 

«Un appuntamento frutto della condivisione di un progetto» lo ha definito il presidente Luciano Fiorino. Legame che si rinsalda, quello con la sezione femminile della Croce Rossa Italiana, a cui verrà donato parte dell’incasso, come ricordato da Dario Bagnato, presidente del Comitato di Messina. «In scena passione e impegno di tutti» ha aggiunto Simona Celi, direttore artistico della prosa, «una sfida e insieme un sogno che si avvera – ha ribadito Matteo Pappalardo, direttore della musica – che vede sul palco di nuovo la nostra orchestra».

FONTE

Gazzetta del Sud

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