“Il teatro ha un ruolo sociale- spiega il neo presidente Luciano Fiorino- La priorità è il bilancio, ma i 3 punti fondamentali saranno legalità e trasparenza, valorizzazione delle risorse e massima apertura alla città”.
“Adesso il teatro ha le carte in regola per operare bene. Dopo il rilancio amministrativo può cominciare anche quello artistico. E’ un momento importante per il Vittorio Emanuele e sono molto soddisfatto”. E’ stato l’assessore regionale allo spettacolo Anthony Barbagallo a “tenere a battesimo” l’insediamento del nuovo Cda dell’Ente, quello che pone fine alla stagione commissariale per dare un segnale forte di attenzione da parte della Regione (che in verità in passato è venuta a mancare).
La macchina del Teatro si rimette in moto, alla vigilia dell’estate, e dovrà correre in fretta per recuperare i mesi perduti nell’estate 2016, quelli scanditi dalle polemiche e dalle dimissioni a catena.
Il Vittorio Emanuele ricomincia dal neo presidente, Luciano Fiorino(nominato in quota Comune di Messina) e dai consiglieri Salvatore Jervolino (nominato in quota Regione), che ha ricoperto finora il ruolo di commissario straordinario ( e prima ancora di presidente del collegio dei revisori) e da Mariangela Pizzo (nominata in quota Città Metropolitana). Il “trio” è stato presentato in conferenza stampa alla presenza, oltre che dell’assessore Barbagallo, del sovrintendente Egidio Bernava, del sindaco Accorinti, dell’assessore comunale Alagna, dei direttori artistici Simona Celi e Matteo Pappalardo.
Non nasconde l’emozione Luciano Fiorino, che prende il posto di Maurizio Puglisi (che si era dimesso a fine aprile) nell’assumere un incarico che sa già essere delicatissimo ed impegnativo, soprattutto dopo gli accadimenti degli ultimi anni.
“Entrare al Teatro mi ha sempre emozionato, a maggior ragione oggi- commenta a fine conferenza stampa- Mi emoziona respirare l’aria del Teatro, ho iniziato a venire qui sin da studente, mi abbonavo sempre con la scuola. Poi a 20 anni con il laboratorio teatrale. Ho fatto persino il figurante. Poi con il mio lavoro da giornalista me ne sono sempre occupato. Nelle ultime due settimane ho incontrato più volte sia Bernava che il commissario Jervolino e Mariangela Pizzo, il quadro è chiaro, i tempi sono strettissimi. La priorità in questo momento sono i bilanci”.
L’incarico di presidente per Luciano Fiorino, giornalista, esperto di teatro e di spettacoli, dipendente dell’Università, è arrivato in un momento delicato per il Vittorio Emanuele ma anche per la sua vita personale. La telefonata di Accorinti che gli annunciava la decisione, dopo le dimissioni di Puglisi di designarlo per la carica di presidente, è arrivata mentre Fiorino era al fianco della madre per accompagnarla nelle ultime ore di vita. Fiorino era già stato designato come consigliere d’amministrazione ma le dimissioni irrevocabili di Puglisi (in un certo senso anche auspicate dall’assessore Barbagallo proprio per procedere più rapidamente alla nomina del nuovo Cda), hanno accelerato le decisioni.
“Ho avuto bisogno di pensarci, perché è chiaro che in quelle ore i miei pensieri erano altri, c’era mia madre in fin di vita- ci confida- Poi mi sono detto, sono un funzionario pubblico, ho interpretato sempre quel che ho fatto nella mia vita e nella mia carriera con spirito di servizio e per la mia città. Ho accettato per senso di responsabilità. Non potevo tirarmi indietro in quel momento, per quanto difficile sia stato”.
E probabilmente mentre nella vita di Fiorino si scriveva una parola fine, c’era qualcosa che stava iniziando, in quelle stesse ore. Il segno delle cose che si trasformano.
Come detto tra la firma del provvedimento e l’insediamento sono trascorse diverse settimane che però i consiglieri hanno impiegato per iniziare a lavorare insieme.
“Ci sono tre punti per me fondamentali– conclude il neo presidente dell’Ente- Il primo è: legalità e trasparenza. Senza questo non ci saranno gli altri. Ho già in mente anche di chiedere un apporto ad una persona competente e qualificata come la sindacalista Laura Strano. Il nostro percorso dovrà essere all’insegna della trasparenza e della legalità. Secondo punto, valorizzare le risorse interne e “satellitari”, dagli orchestrali alle maestranze. Terzo punto: massima apertura al territorio ed alla città. Il teatro ha un ruolo sociale, dobbiamo aprire il teatro ai giovani, al pubblico, ma anche alle risorse ed ai talenti messinesi. Dobbiamo creare reti con il territorio”.
Punti con i quali Fiorino è in totale sintonia con Mariangela Pizzo checon entusiasmo è pronta a rimboccarsi le maniche per aprire le porte del Vittorio Emanuele alla città.
“Il sogno è questo, quello di fare del Vittorio Emanuele il teatro di Messina, nel senso più ampio, inteso come identità e come sguardo da Messina verso l’esterno. Deve essere il teatro della città, dobbiamo riportare i messinesi al teatro e farlo con spettacoli di qualità. Dobbiamo portare gli studenti, i giovani, ogni fascia di età, al Teatro. Penso anche ad una scuola di teatro. Nei giorni scorsi abbiamo assistito all’inaugurazione del Museo di Messina, il simbolo che dopo ogni distruzione c’è una rinascita, una ricostruzione. Ecco, noi con il teatro dobbiamo fare la stessa cosa”.
La conferma di Jervolino al Vittorio Emanuele, sia pure con ruolo diverso, da parte dell’assessore Barbagallo, è un modo per dare continuità all’operato dell’ex presidente del Collegio ed ex Commissario straordinario, che metterà a disposizione dei colleghi del Cda l’esperienza di questi mesi e il lavoro nel frattempo avviato.
Quanto agli ispettori inviati dalla Regione nei mesi scorsi l’assessore spiega che non appena consegneranno la relazione sulla situazione economico-finanziaria dell’Ente e sull’esito dei controlli, la trasmetterà ai vertici dell’Ente.
Il Cda resterà in carica fino a conclusione del mandato di Accorinti, giugno 2018. Il tempo per lavorare quindi c’è. Superato lo scoglio del bilancio si procederà con la programmazione delle stagioni artistiche. Purtroppo è tardi per poter pensare ad una regolare stagione estiva e si potrà far affidamento solo sul Giardino Corallo, che è gestito dall’Ente dopo la convenzione siglata lo scorso anno.
Prima della conferenza stampa si è tenuto un incontro tra la segretaria generale FP CGIL Clara Crocè, la coordinatrice del settore Rosa Raffa e l’assessore Barbagallo.
per cercare di fare chiarezza sulla situazione di caos economico in cui versa l’ente teatrale di Messina e di cui gli orchestrali e il personale tecnico pagano le principali conseguenze. “In questo modo – hanno affermato Crocè e Raffa- non è possibile immaginare una seria programmazione della stagione artistica che possa consentire l’impego di tutte le masse artistiche, che in questi anni hanno già lavorato poco. Non riusciamo a comprendere motivi per i quali nei teatri di Palermo e Catania si è provveduto alla redazione della pianta organica e alla stabilizzazione dei precari mentre a Messina, nonostante alcune risorse siano vincolate a tale fine, i lavoratori continuano a lavorare poco e da precari”. La Fp Cgil ha discusso anche della necessità della ricontrattualizzazione del personale e alla revisione della pianta organica e nell’augurare buon lavoro al nuovo Cda le due sindacaliste hanno auspicato un incontro a breve per affrontare le tematiche ancora irrisolte.
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